Press review
Il Sole 24 Ore. I passi avanti dell'Italia: Magaldi, Enel X e Energy Dome
24 September 2023
Non c'è solo la Finlandia a fare progressi sulle batterie a sabbia. Perché anche in Italia non mancano applicazioni all'avanguardia su questo fronte, il cui apporto potrà consentire di elettrificare e decarbonizzare anche i processi produttivi. MGTES - Magaldi Green Energy Thermal Storage - è la tecnologia, coperta da brevetto, ideata e sviluppata dal gruppo Magaldi per immagazzinare energia da fonti rinnovabili e rilasciarla sotto forma di vapore ad alta temperatura.
Read More
Press review
Corriere.it: Il nuovo fotovoltaico: le tecnologie italiane ed europee che ci porteranno alla transizione energetica
24 March 2022
Le finestre immagazzinano la luce e la trasformano in energia, una batteria a sabbia consente di stoccare l’energia in eccesso e rilasciarla quando non ci sono sole e vento. Un sistema fotovoltaico che si può installare senza bisogno di tecnici in giardino o sul balcone per produrre elettricità in autonomia. Ci stanno provando diverse startup, dall’Austria alla Francia fino all’Olanda, ma anche in Italia sono nate tecnologie in grado di cambiare la corsa verso il solare. La startup austriaca Eet ha realizzato il pannello LightMade con una resa di circa 425 Kwh, quasi un sesto del consumo annuale medio di una famiglia di tre persone. In Francia, invece, è stato inaugurato il tetto fotovoltaico organico (che sostituisce il silicio cristallino con polimeri e altri componenti fotoattivi) più grande al mondo, su una scuola media a La Rochelle in grado di coprire circa il 15% del fabbisogno. A produrlo la tedesca Heliatek. Si tratta di una sottile pellicola solare (HeliaSol) che viene incollata sulle superfici e collegata ai cablaggi preconfigurati per trasformare facciate e tetti in fabbriche di energia pulita.
Read MorePress review
Corriere del Mezzogiorno: Nuove tecnologie, Magaldi energia dalla sabbia
17 March 2022
È stato presentato all’Expo di Dubai MGTES (Magaldi Green Thermal Energy Storage), un innovativo sistema di accumulo di energia termica brevettato Magaldi, tra i più all’avanguardia sul mercato globale, che impiega un letto di sabbia fluidizzato (Energy from the sand), ad alta diffusività termica e temperature operative fino a 1000 C° in grado di offrire servizi di flessibilità alla rete elettrica e produzione di calore verde al settore industriale per un intervallo di tempo che va dalle 4 alle 10 ore.
Read MorePress review
AOG: SISTEMA DE ALMACENAMIENTO TÉRMICO MGTES
07 March 2022
El proceso de descarbonización ha sido emprendido por el mundo y nadie lo para, por el contrario, en los próximos años el proceso se acelerará. Estamos inmersos en condiciones bioclimáticas que comprometen seriamente la salud de nuestro planeta y las condiciones de vida como la conocemos. La elevación de la temperatura genera múltiples fenómenos adversos tales como sequías inusitadas, inundaciones fuera de lo común, impacto de huracanes devastadores, entre otros.
Read MorePress review
Corriere Innovazione: Il Sole e le tecnologie di ultima generazione
28 February 2022
L'energia solare ed eolica dipendono dalle condizioni meteorologiche. Oggi questo deficit è ancora compensato ricorrendo alla produzione di energia da fonti fossili. Ma, tornando nel nostro Paese, sono state sviluppate tecnologie completamente made in Italy come quella di Magaldi Green Energy, che offrono le prime soluzioni al problema: un sistema di stoccaggio che consente di utilizzare energia pulita on demand , in assenza di sole e vento. Si tratta di una tecnologia di accumulo basata su un letto di sabbia fluidizzato anche detto batteria di sabbia. «Fino a oggi in Italia sono installati circa 32 gigawatt tra solare ed eolico - dice Diego Biasi ceo di Quercus real assets, fondo d'investimento in energie rinnovabili -. L'obiettivo è arrivare entro il 2030 a raddoppiare quanto fatto negli ultimi 15 anni. Serve un cambio di marcia che cominci dal ridurre la burocrazia». Dati pubblicati da Terna stimano che siano decine i progetti legati al fotovoltaico e all'eolico ancora «in lista d'attesa»; interventi che condurrebbero il Paese a una transizione energetica completa. «I paesi si sono dati target al 2030-2050 ambiziosi, irraggiungibili con l'attuale contesto legislativo, per questo alcuni governi stanno cercando di rendere più efficienti i processi organizzativi e realizzare velocemente nuove infrastrutture per raggiungere gli obiettivi», conclude Biasi.
Read MorePress review
Sardinia Post: Energia prodotta con sole e sabbia, Banco di Sardegna nel progetto
25 February 2022
La tecnologia si chiama Stem e si tratta di un sistema di accumulo che produce vapore ed energia termica da materiali riciclabili ed eco-compatibili come la sabbia. Il brevetto l’ha sviluppato la Magaldi Power, una spa con sede a Salerno che è leader mondiale nella produzione di nastro trasportatori e ha diversificando gli asset di sviluppo aziendale puntando sulle rinnovabili. Il progetto, finanziato dal Banco di Sardegna, è stato scelto dal Ministero dell’Università e della Ricerca come testimonial di una evento sulla transizione ecologica in una quadro di “buone pratiche di collaborazione tra mondo universitario e quello imprenditoriale”.
Read MorePress review
Ansa.it: Banco Sardegna finanzia progetto pilota green Magaldi scelto da Miur
25 February 2022
Si chiama "Foak Steam", è un progetto ideato dalla Magaldi Power di Roma che applica tecnologie avanzate per la produzione di energia da fonti solari, è finanziato dal PON 2014/2020 - Fondo Ricerca e Innovazione - gestito da Banco di Sardegna e Sinloc, ed è stato scelto dal ministero dell'Università e Ricerca come testimonial dell'evento "Supporting the Green Transition". La decisione è stata presa nel corso dell'incontro annuale 2021 relativo all'utilizzo delle risorse dedicate alla Ricerca e all'Innovazione del Programma Operativo Nazionale (PON) 2014-2020, che si è svolto il 22 e 23 febbraio a Roma, insieme con lo University Business Forum e in collaborazione con la Commissione europea.
Read MorePress review
Nova - Il Sole 24 Ore: Il vecchio carbone prepara la riconversione alle rinnovabili
24 February 2022
Non è ancora chiaro, però, quali saranno le tecnologie vincenti per la riconversione all'energia pulita di molti impianti funzionanti, che sarebbe un peccato smantellare completamente. Le utilities parlano di sostituire il carbone con solare, eolico, accumuli e gas, ma sono poche le compagnie energetiche impegnate in uno sforzo specifico per trovare sistemi compatibili con gli impianti esistenti, in un'ottica di economia circolare. Gli annunci mettono in luce soprattutto la transizione verso tecnologie verdi, ma le fonti rinnovabili intermittenti, anche se abbinate alle batterie al litio, avranno difficoltà a fornire l'affidabilità e la disponibilità del carbone a un costo ragionevole entro il 2030. Di conseguenza saranno le turbine a gas a ciclo combinato, nella maggior parte dei casi, a sostituire buona parte della capacità installata a carbone. Una sostituzione che rappresenta un passo avanti, ma non risolve il problema delle emissioni da combustibili fossili. L'unica alternativa al gas è la combinazione di produzione da rinnovabili con accumulo di energia di lunga durata, nello spirito della batteria di Carnot, che sarebbe in grado di bilanciare i mercati all'ingrosso e di garantire un'offerta energetica affidabile anche nei periodi di forte domanda, con la fornitura di capacità di picco.
Read MorePress review
Nova - Il Sole 24 Ore: Una batteria di sabbia al servizio dell'eolico
24 February 2022
Le centrali a carbone hanno ancora un ruolo significativo in Italia. Il sistema elettrico nazionale conta su quasi 6 gigawatt di capacità di generazione da carbone su sette centrali, circa il 10% della capacità termoelettrica totale. Il Piano nazionale energia clima prevede la loro dismissione entro il 2025, ma non sarà un passaggio semplice, come evidenzia Terna, perché il carbone «fornisce un contributo determinante alla copertura dei picchi di carico»: lo sviluppo delle rinnovabili e dei sistemi di accumulo già autorizzati non basterà per colmare il gap. Per affrontare la transizione bisogna quindi spingere di più sulle rinnovabili e puntare su tecnologie mirate per sostituire il ruolo stabilizzatore del carbone. Avvicinarsi a queste dismissioni in ordine sparso rischia di trasformarle in un'altra occasione persa per il sistema elettrico nazionale. Il grosso della capacità termoelettrica da carbone viene dalle quattro centrali ancora attive dell'Enel (il resto è di A2A e di EP Produzione): Torrevaldaliga Nord (Civitavecchia, 1850 Mw), Brindisi Sud (1840 Mw), Fusina (Venezia, 560 Mw) e dalla centrale del Sulcis (480 Mw). Enel ha già chiuso le centrali a carbone di Genova, La Spezia, Bastardo, il gruppo 2 di Brindisi e i gruppi 1 e 2 di Fusina. Complessivamente Enel ha dismesso circa 1.900 megawatt di capacità a carbone. Il programma prevede la sostituzione con fonti rinnovabili, batterie e impianti a gas, ad eccezione del Sulcis, dove sono previste soltanto fonti rinnovabili e batterie. Per Fusina è già stato approvato il passaggio da 540 megawatt a carbone a 840 a gas, mentre per gli altri impianti è ancora in corso l'iter autorizzativo. Enel non si sbilancia, ma sostiene che «la potenza a gas sarà solo quella sufficiente a garantire l'adeguatezza della rete». Qui entra in scena l'industria italiana, che punta al mercato degli accumuli termici, in forte crescita nei prossimi anni. Magaldi Green Energy, startup di Magaldi Power, player mondiale negli impianti per il trasporto di materiali ad altissime temperature, si candida come punto di riferimento italiano per l'accumulo termico di lunga durata. La sua tecnologia Magaldi Green Thermal Energy Storage è «basata su un letto di sabbia fluidizzato», spiega la vicepresidente Letizia Magaldi. Il sistema, nato dalla sperimentazione su un impianto solare a concentrazione, si è evoluto per immagazzinare energia rinnovabile anche dalla rete e sarebbe perfettamente compatibile con le funzioni di una centrale a carbone. La "batteria di sabbia" può restare carica anche per settimane con perdite minime e ha tempi rapidi di risposta quando si tratta di cedere energia alla rete, in caso di picco dei consumi. «Il sistema ha raggiunto un'elevata maturità tecnologica e stiamo già realizzando il primo modulo industriale nello stabilimento di Salerno», precisa Magaldi.
Read More