Press review

Press review

Corriere Innovazione: Il Sole e le tecnologie di ultima generazione

28 February 2022

L'energia solare ed eolica dipendono dalle condizioni meteorologiche. Oggi questo deficit è ancora compensato ricorrendo alla produzione di energia da fonti fossili. Ma, tornando nel nostro Paese, sono state sviluppate tecnologie completamente made in Italy come quella di Magaldi Green Energy, che offrono le prime soluzioni al problema: un sistema di stoccaggio che consente di utilizzare energia pulita on demand , in assenza di sole e vento. Si tratta di una tecnologia di accumulo basata su un letto di sabbia fluidizzato anche detto batteria di sabbia. «Fino a oggi in Italia sono installati circa 32 gigawatt tra solare ed eolico - dice Diego Biasi ceo di Quercus real assets, fondo d'investimento in energie rinnovabili -. L'obiettivo è arrivare entro il 2030 a raddoppiare quanto fatto negli ultimi 15 anni. Serve un cambio di marcia che cominci dal ridurre la burocrazia». Dati pubblicati da Terna stimano che siano decine i progetti legati al fotovoltaico e all'eolico ancora «in lista d'attesa»; interventi che condurrebbero il Paese a una transizione energetica completa. «I paesi si sono dati target al 2030-2050 ambiziosi, irraggiungibili con l'attuale contesto legislativo, per questo alcuni governi stanno cercando di rendere più efficienti i processi organizzativi e realizzare velocemente nuove infrastrutture per raggiungere gli obiettivi», conclude Biasi. 

Read More

Press review

Sardinia Post: Energia prodotta con sole e sabbia

25 February 2022

La tecnologia si chiama Stem e si tratta di un sistema di accumulo che produce vapore ed energia termica da materiali riciclabili ed eco-compatibili come la sabbia. Il brevetto l’ha sviluppato la Magaldi Power, una spa con sede a Salerno che è leader mondiale nella produzione di nastro trasportatori e ha diversificando gli asset di sviluppo aziendale puntando sulle rinnovabili. Il progetto, finanziato dal Banco di Sardegna, è stato scelto dal Ministero dell’Università e della Ricerca come testimonial di una evento sulla transizione ecologica in una quadro di “buone pratiche di collaborazione tra mondo universitario e quello imprenditoriale”.

Read More

Press review

Ansa.it: Banco Sardegna finanzia progetto pilota green Magaldi scelto da Miur

25 February 2022

Si chiama "Foak Steam", è un progetto ideato dalla Magaldi Power di Roma che applica tecnologie avanzate per la produzione di energia da fonti solari, è finanziato dal PON 2014/2020 - Fondo Ricerca e Innovazione - gestito da Banco di Sardegna e Sinloc, ed è stato scelto dal ministero dell'Università e Ricerca come testimonial dell'evento "Supporting the Green Transition". La decisione è stata presa nel corso dell'incontro annuale 2021 relativo all'utilizzo delle risorse dedicate alla Ricerca e all'Innovazione del Programma Operativo Nazionale (PON) 2014-2020, che si è svolto il 22 e 23 febbraio a Roma, insieme con lo University Business Forum e in collaborazione con la Commissione europea.  

Read More

Press review

Nova - Il Sole 24 Ore: Il vecchio carbone prepara la riconversione alle rinnovabili

24 February 2022

Non è ancora chiaro, però, quali saranno le tecnologie vincenti per la riconversione all'energia pulita di molti impianti funzionanti, che sarebbe un peccato smantellare completamente. Le utilities parlano di sostituire il carbone con solare, eolico, accumuli e gas, ma sono poche le compagnie energetiche impegnate in uno sforzo specifico per trovare sistemi compatibili con gli impianti esistenti, in un'ottica di economia circolare. Gli annunci mettono in luce soprattutto la transizione verso tecnologie verdi, ma le fonti rinnovabili intermittenti, anche se abbinate alle batterie al litio, avranno difficoltà a fornire l'affidabilità e la disponibilità del carbone a un costo ragionevole entro il 2030. Di conseguenza saranno le turbine a gas a ciclo combinato, nella maggior parte dei casi, a sostituire buona parte della capacità installata a carbone. Una sostituzione che rappresenta un passo avanti, ma non risolve il problema delle emissioni da combustibili fossili. L'unica alternativa al gas è la combinazione di produzione da rinnovabili con accumulo di energia di lunga durata, nello spirito della batteria di Carnot, che sarebbe in grado di bilanciare i mercati all'ingrosso e di garantire un'offerta energetica affidabile anche nei periodi di forte domanda, con la fornitura di capacità di picco.

Read More

Press review

Nova - Il Sole 24 Ore: Una batteria di sabbia al servizio dell'eolico

24 February 2022

Le centrali a carbone hanno ancora un ruolo significativo in Italia. Il sistema elettrico nazionale conta su quasi 6 gigawatt di capacità di generazione da carbone su sette centrali, circa il 10% della capacità termoelettrica totale. Il Piano nazionale energia clima prevede la loro dismissione entro il 2025, ma non sarà un passaggio semplice, come evidenzia Terna, perché il carbone «fornisce un contributo determinante alla copertura dei picchi di carico»: lo sviluppo delle rinnovabili e dei sistemi di accumulo già autorizzati non basterà per colmare il gap. Per affrontare la transizione bisogna quindi spingere di più sulle rinnovabili e puntare su tecnologie mirate per sostituire il ruolo stabilizzatore del carbone. Avvicinarsi a queste dismissioni in ordine sparso rischia di trasformarle in un'altra occasione persa per il sistema elettrico nazionale. Il grosso della capacità termoelettrica da carbone viene dalle quattro centrali ancora attive dell'Enel (il resto è di A2A e di EP Produzione): Torrevaldaliga Nord (Civitavecchia, 1850 Mw), Brindisi Sud (1840 Mw), Fusina (Venezia, 560 Mw) e dalla centrale del Sulcis (480 Mw). Enel ha già chiuso le centrali a carbone di Genova, La Spezia, Bastardo, il gruppo 2 di Brindisi e i gruppi 1 e 2 di Fusina. Complessivamente Enel ha dismesso circa 1.900 megawatt di capacità a carbone. Il programma prevede la sostituzione con fonti rinnovabili, batterie e impianti a gas, ad eccezione del Sulcis, dove sono previste soltanto fonti rinnovabili e batterie. Per Fusina è già stato approvato il passaggio da 540 megawatt a carbone a 840 a gas, mentre per gli altri impianti è ancora in corso l'iter autorizzativo. Enel non si sbilancia, ma sostiene che «la potenza a gas sarà solo quella sufficiente a garantire l'adeguatezza della rete». Qui entra in scena l'industria italiana, che punta al mercato degli accumuli termici, in forte crescita nei prossimi anni. Magaldi Green Energy, startup di Magaldi Power, player mondiale negli impianti per il trasporto di materiali ad altissime temperature, si candida come punto di riferimento italiano per l'accumulo termico di lunga durata. La sua tecnologia Magaldi Green Thermal Energy Storage è «basata su un letto di sabbia fluidizzato», spiega la vicepresidente Letizia Magaldi. Il sistema, nato dalla sperimentazione su un impianto solare a concentrazione, si è evoluto per immagazzinare energia rinnovabile anche dalla rete e sarebbe perfettamente compatibile con le funzioni di una centrale a carbone. La "batteria di sabbia" può restare carica anche per settimane con perdite minime e ha tempi rapidi di risposta quando si tratta di cedere energia alla rete, in caso di picco dei consumi. «Il sistema ha raggiunto un'elevata maturità tecnologica e stiamo già realizzando il primo modulo industriale nello stabilimento di Salerno», precisa Magaldi.

Read More

Press review

Salerno 24: Presentata ad Abu Dhabi l’innovazione made in Italy dell’azienda Magaldi

22 February 2022

Ormai non ci sono dubbi: il modo migliore di produrre energia elettrica e termica pulita è quello di sfruttare fonti rinnovabili come il sole e il vento. Fonti che, però, presentano discontinuità con picchi e surplus nelle giornate ventose e soleggiate, ma addirittura produzione nulla in periodi di calma piatta o di buio. Per questo motivo si rendono indispensabili sistemi di stoccaggio energetico, il cui impiego è stimato in crescita di 13 volte entro il 2024 rispetto al 2019, passando da 12 a ben 158 GWh (fonte: Wood Mackenzie-UK). Ed ecco la buona notizia, giunta dal “World Future Energy” tenutosi in Abu Dhabi a gennaio, uno degli eventi più prestigiosi al mondo sui temi energetici e della sostenibilità. Tra i protagonisti l’azienda italiana Magaldi Green Energy, start up del Gruppo Magaldi Power con sede a Salerno, prima a brevettare un impianto utilizzante sabbia quale mezzo di accumulo dell’energia generata dall’irraggiamento, rendendola disponibile anche in assenza di sole per parecchio tempo.

Read More

Press review

Nonsoloambiente.it: Energia solare ed eolica a ritmo costante, il progetto di Magaldi Green Energy

22 February 2022

Magaldi Green Thermal Energy Storage è la tecnologia made in Italy che contribuisce a superare l’intermittenza delle energie rinnovabili. Un sistema di stoccaggio innovativo in grado di utilizzare l’energia del vento e del sole anche quando non disponibili.  La novità è stata presentata al World Future Energy Summit di Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti, lo scorso gennaio all’Abu Dhabi National Exhibition Center (Adnec). L’edizione 2022 ha visto protagoniste le soluzioni di frontiera della transizione energetica: in questa occasione Magaldi Green Energy, startup di Magaldi Power, ha presentato Mgtes - Magaldi Green Thermal Energy Storage, tecnologia interamente made in Italy che contribuisce a superare l’intermittenza delle energie rinnovabili.

Read More

Press review

Il Resto del Carlino: La fuga dal carbone? Una chance made in Italy

14 February 2022

Le centrali a carbone hanno ancora un ruolo significativo in Italia. Il sistema elettrico nazionale conta su quasi 6 gigawatt di capacità di generazione da carbone distribuiti su sette centrali, circa il 10% della capacità termoelettrica totale, come illustra Terna. Il Piano nazionale energia clima prevede la loro dismissione entro il 2025, ma non sarà un passaggio semplice, evidenzia la stessa Terna, perché il carbone "fornisce un contributo determinante alla copertura dei picchi di carico". Lo sviluppo delle rinnovabili e degli accumuli già autorizzati non basterà, secondo Terna, per colmare il gap. L’Italia dovrebbe quindi spingere di più sulle fonti rinnovabili e su tecnologie di stoccaggio adatte a sostituire il ruolo stabilizzatore del carbone. Qui entra in scena l‘industria italiana, che punta al mercato degli accumuli termici, previsto in forte crescita nei prossimi anni. Magaldi Green Energy, startup di Magaldi Power, top player mondiale negli impianti per il trasporto di materiali ad altissime temperature, si candida come punto di riferimento italiano per l‘accumulo termico di lunga durata. La sua tecnologia Magaldi Green Thermal Energy Storage "è basata su un letto di sabbia fluidizzato", spiega la vicepresidente Letizia Magaldi (a destra). Il sistema, nato nell‘ambito della sperimentazione su un impianto solare a concentrazione installato a Milazzo, ora si è evoluto per immagazzinare energia rinnovabile anche dalla rete e sarebbe perfettamente compatibile con le funzioni di una centrale a carbone.

Read More